venerdì 7 settembre 2012

La differenza tra Democratici e Repubblicani

Il discorso di Bill Clinton alla DNC 2012 di Charlotte NC è una bella sintesi della differenza che persiste, da moltissimi anni, tra democratici e repubblicani.

Questo bell’articolo di Andrea Mollica approfondisce il senso del discorso.

Ecco il video:

giovedì 5 novembre 2009

Un anno fa …

Un anno fa ero in Virginia e Barack Obama veniva eletto Presidente degli Stati Uniti.

Il nostro piccolo Abramo non era ancora nato, ha aspettato il giorno prima dell’insediamento di Barack Obama per venire alla luce.


A 9 mesi Abramo si rivolge, di tanto in tanto, al poster di Obama quando ha qualcosa di importante da discutere.

lunedì 27 aprile 2009

1 anno con Andrea Mollica

L’amico di “penna digitale” Andrea Mollica passa il traguardo dell’anno del suo blog “USA 2008” ora rinominato “USA 2012”.

Il suo blog è un punto di riferimento per chi si interessa alla politica USA ed alla buona e moderna politica Italiana (esiste ?); è stato bello trovarsi in rete alle 3 di notte per seguire live i dibattiti tra McCain ed il Presidente Obama.

Speriamo che continui.

martedì 27 gennaio 2009

My Obama Movie

Con Animoto ho creato un video che unisce le fotografie scattate durante la mia esperienza americana.

martedì 20 gennaio 2009

Abramo (Bedin) e l’inaugurazione della Presidenza Obama

Oggi 19 gennaio 2009, in corrispondenza con il Martin Luther King Day, è nato mio figlio Abramo Bedin. Tutto il merito va giustamente a mia moglie Silvia.

Abramo nasce alle porte di un nuovo periodo per l’America.
Domani inizia il mandato Presidenziale di Barack Obama.

Se nel corso degli anni, crescendo, Abramo ne esprimerà l’interesse il suo papà, io, promette che cercherà di fargli conoscere l’America mai scomparsa che ci ricorda perchè in tanti amiamo questo paese lontano … percorreremo in canoa un tratto del percorso compiuto dalla spedizione di Lewis & Clark che definì i confini della frontiera, vedremo i geyser descritti da John Colter ed i Parchi naturali fondati da Theodore Roosevelt, seguiremo i solchi segnati dai carri dei coloni lungo l’Oregon Trail.
Lo porterò a Monte Rushmore, dove ogni generazione si impegna a trasmettere a quella successiva il motivo per cui si ricordano delle persone così speciali, in un sistema che consente ad ogni singolo di fare la differenza. Obama ne è la prova più recente, non è un’eccezione.
Vedremo Gettysburg, per capire cosa significa rischiare tutto per verificare se una comunità si riconosce ancora in un progetto e valori condivisi, perchè l’idea di un governo di popolo, dal popolo, per il popolo, non abbia a perire dalla terra, come disse l’uomo che siede in eterno al Lincoln Memorial.
Ed alla Old North Church di Boston, il cui segnale di allarme fu portato in tutte le campagne da Paul Revere ed infiammò la rivolta di 13 colonie che oggi sono diventate 50 stati.
A New York per sorprendersi di come una città ed un paese possano essere in grado di rimettersi in piedi quando vengono colpiti.
Andremo a vedere la Casa Bianca, perchè anche quando capirà che Babbo Natale non è come glielo abbiamo raccontato noi genitori, potrà essere sicuro che l’American Dream esiste, è esistito e forse esisterà ancora per molto tempo.

Domani non seguirò la diretta dell’inaugurazione, seguirò gli occhi di Abramo che iniziano a decifrare un mondo probabilmente migliore grazie al 44° Presidente Barack Obama.

Buon Inauguration Day!

giovedì 15 gennaio 2009

Ritratto ufficiale di Barack Obama: in digitale

Il ritratto ufficiale di Barack Obama è stato scattato con una fotocamera digitale (Canon EOS 5D Mark II) dal fotografo Pete Souza.

Sembra assurdo per il paese più tecnologicamente avanzato del mondo ma è la prima volta che il ritratto ufficiale di un Presidente viene realizzato con una fotocamera digitale.

La Casa Bianca si basa molto su comunicazioni cartacee ed usa pochissimo i mezzi di comunicazione digitali. Sicuramente un altro aspetto che cambierà sotto l’amministrazione Obama.

mercoledì 14 gennaio 2009

Abramo (Lincoln)

Martedì prossimo il 44° Presidente Barack Obama giurerà sulla bibbia utilizzata da Abramo Lincoln, figura storica a cui Obama si riferisce spesso.

Abramo Lincoln è uno dei Presidenti più amati nella storia americana, con il merito di avere mantenuto salda l’unione degli Stati Uniti vincendo la Guerra Civile e di avere abolito la schiavitù. Anche questo aspetto gioca un indubbio fascino sul legame storico tra Lincoln ed Obama.

Da “Cerchi che si chiudono” di Francesco Costa.

The Shrine of Democracy

Su Mount Rushmore sono scolpiti i volti di 4 importanti Presidenti. Da destra Abramo Lincoln, Theodore Roosevelt, Thomas Jefferson e George Washington.

Si prevede che una folla senza precedenti giungerà a Washington per festeggiare il Presidente del (possibile) Rinascimento americano.
Una serie infinita di balli ed altre occasioni mondane sono organizzate durante tutta la settimana. Finora ho ricevuto inviti (a comprare i biglietti) al Ballo del Governatore della Virginia, dei Democratici della Virginia, dei Democratici Italo Americani molto presenti in questo Congresso e nell’Amministrazione Obama. Sarà una settimana di feste pre e post inaugurazione a Washington.

Io mi guarderò la diretta su CNN da casa, con o aspettando un altro Abramo.

venerdì 19 dicembre 2008

Aria di Natale, tempo di bilancio

Manca poco al Natale ed alla fine del 2008, un anno pieno di cambiamenti per gli States.

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La mia piccola storia inizia nel 2004 ascoltando e leggendo del grande discorso pronunciato da uno sconosciuto e giovane senatore dell'Illinois alla convention democratica.

Nel 2007 mi ricordo di avere letto il profilo di Obama su Wikipedia, una storia personale a dir poco interessante. Solo in America avrebbe potuto candidarsi, "Only inAmerica" infatti ...

Si avvicina la lunga stagione delle primarie, Hillary Clinton è la favorita dai pronostici ma come per qualsiasi altra cosa negli States, nulla è immobile e dato per scontato.
Barack Obama si rivela subito una novità genuina, rappresenta profondamente tutto quello per cui si ammirano e/o si amano gli Stati Uniti.

Ho un forte ricordo del giorno in cui ho pensato che gli Stati Uniti avrebbero potuto sorprendere tutti, ancora una volta.
Il 5 gennaio ero a Barcellona per una breve vacanza con mia moglie Silvia ed il 4 c'erano state le primarie in Iowa. Riusciamo a trovare Repubblica in edicola: Obama ha stravinto!
Forse si può sperare in un nuovo inizio.

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Le primarie vanno avanti esprimendo sempre di più una forte volontà di cambiamento. Sky TG 24 di Emilio Carelli è stata formidabile nel seguire questa stagione con la serie di trasmissioni di approfondimento "America 2008". A giugno finalmente Hillary Clinton si deve arrendere davanti ai numeri, Obama ha raggiunto il numero di delegati necessari per ottenere la nomination.

Quando so di potere partecipare ad una conferenza a Los Angeles mi rendo conto della coincidenza di date: la conferenza finisce il 30 Ottobre. Le elezioni presidenziali sono il 4 Novembre, mi prendo una settimana di vacanza? L'occasione è da non mancare ed inizio a interessarmi a come entrare a fare parte di questo unico momento storico.

In Agosto c'è la convention democratica di Denver e di notte seguo la diretta di CNN, una grande festa ed una forte dimostrazione di unità.
La vera sfida inizia con i dibattiti, tutti seguiti live alle 3 di notte, ne è valsa la pena e mi ha preparato a ciò che è venuto dopo.

La gente meravigliosa del gruppo di volontari democratici di Fairfax, la loro incredibile disponibilità, speranza e fiducia nella democrazia anche dopo 8 anni oscuri.
Il porta a porta o canvassing, visi di tutte le tonalità dal bianco al nero che aprono la porta di casa per sentire un italiano che gli chiede l'appoggio ad Obama.

Entrare in qualsiasi ristorante con la spilla di Obama e incrociare lo sguardo di gestori o camerieri immigrati di prima o seconda generazione consapevoli che, comunque vada, la prossima volta il candidato potrà provenire anche dalle loro comunità. E tornare in albergo e ricevere una mail di ringraziamento "da Obama" per il lavoro della giornata.

Chiudere la campagna aspettando Obama a Manassas ed ascoltare il suo ultimo discorso in mezzo a quasi 100mila persone. E qui forse mi sono reso conto che il cambiamento era ormai in moto e che nulla l'avrebbe potuto fermare.

Lo stranissimo giorno delle elezioni senza code ai seggi, a scovare gli ultimi ritardatari che non erano ancora andati a votare, senza trovarne (per fortuna). Concluso tenendo un cartello davanti ad un seggio elettorale, sperando per il meglio ma preparandosi per il peggio.

Ho avuto la fortuna di vivere in prima persona un cambiamento storico senza precedenti che ha imbrigliato le speranze mai sopite di un popolo di sognatori.

Ho fatto poco, nulla in confronto a chi ha dedicato alla causa mesi o anni impegnando maggiori capacità. Una breve ma intensa esperienza che ricorderò per sempre.

Ho partecipato al movimento che ha portato Barack Obama alla Casa Bianca.

Buon 2009 a tutti, sappiamo già che inizierà bene.

lunedì 10 novembre 2008

Barack in Virginia

Bellissimo video che intercala le immagini di un discorso tenuto a Fredericksburg, Virginia, a segmenti video che mostrano le tipiche attività di volontariato che anch'io, nel mio piccolo, ho svolto per alcuni giorni nel bellissimo Old Dominion State.

mercoledì 5 novembre 2008

How this happened

Il messaggio email inviato ieri sera a tutti i volontari:

Davide --

I'm about to head to Grant Park to talk to everyone gathered there, but I wanted to write to you first.

We just made history.

And I don't want you to forget how we did it.

You made history every single day during this campaign -- every day you knocked on doors, made a donation, or talked to your family, friends, and neighbors about why you believe it's time for change.

I want to thank all of you who gave your time, talent, and passion to this campaign.

We have a lot of work to do to get our country back on track, and I'll be in touch soon about what comes next.

But I want to be very clear about one thing...

All of this happened because of you.

Thank you,

Barack