martedì 20 gennaio 2009

Abramo (Bedin) e l’inaugurazione della Presidenza Obama

Oggi 19 gennaio 2009, in corrispondenza con il Martin Luther King Day, è nato mio figlio Abramo Bedin. Tutto il merito va giustamente a mia moglie Silvia.

Abramo nasce alle porte di un nuovo periodo per l’America.
Domani inizia il mandato Presidenziale di Barack Obama.

Se nel corso degli anni, crescendo, Abramo ne esprimerà l’interesse il suo papà, io, promette che cercherà di fargli conoscere l’America mai scomparsa che ci ricorda perchè in tanti amiamo questo paese lontano … percorreremo in canoa un tratto del percorso compiuto dalla spedizione di Lewis & Clark che definì i confini della frontiera, vedremo i geyser descritti da John Colter ed i Parchi naturali fondati da Theodore Roosevelt, seguiremo i solchi segnati dai carri dei coloni lungo l’Oregon Trail.
Lo porterò a Monte Rushmore, dove ogni generazione si impegna a trasmettere a quella successiva il motivo per cui si ricordano delle persone così speciali, in un sistema che consente ad ogni singolo di fare la differenza. Obama ne è la prova più recente, non è un’eccezione.
Vedremo Gettysburg, per capire cosa significa rischiare tutto per verificare se una comunità si riconosce ancora in un progetto e valori condivisi, perchè l’idea di un governo di popolo, dal popolo, per il popolo, non abbia a perire dalla terra, come disse l’uomo che siede in eterno al Lincoln Memorial.
Ed alla Old North Church di Boston, il cui segnale di allarme fu portato in tutte le campagne da Paul Revere ed infiammò la rivolta di 13 colonie che oggi sono diventate 50 stati.
A New York per sorprendersi di come una città ed un paese possano essere in grado di rimettersi in piedi quando vengono colpiti.
Andremo a vedere la Casa Bianca, perchè anche quando capirà che Babbo Natale non è come glielo abbiamo raccontato noi genitori, potrà essere sicuro che l’American Dream esiste, è esistito e forse esisterà ancora per molto tempo.

Domani non seguirò la diretta dell’inaugurazione, seguirò gli occhi di Abramo che iniziano a decifrare un mondo probabilmente migliore grazie al 44° Presidente Barack Obama.

Buon Inauguration Day!

1 commento:

Unknown ha detto...

A leggerlo si resta senza fiato...
P.S.: non è che nel giro di cui parli accetti aggregati?!?