Questa sera sono andato a Manassas, Virginia, località nota per la battaglia che attribuì al generale sudista Jackson il nome di "Stonewall", e poco distante da Fairfax per vedere l'ultimo discorso di Obama prima del giorno delle elezioni. La folla festante sembra raggiungere le 100 mila persone.
Più di qualsiasi articolo di fondo od analisi questo evento di massa mi ha fatto capire appieno l'importanza della candidatura di Obama, persona capace di appassionare, ascoltare e stimolare i sentimenti positivi di ognuno ed anche simbolo di riconciliazione per una nazione che ha vissuto molte lacerazioni sociali e crisi nella sua breve ma tumultuosa storia.
Per quanto io non veda Obama come persona di colore ma come individuo che rappresenta la proposta di cambiamento, c'è poi la famiglia di colore che porta i bambini all'evento e li tiene sulle spalle per fargli vedere bene il Presidente Obama. Dopo la tanto sperata vittoria potranno dire con convinzione ai propri figli che anche loro, se si impegneranno, potranno aspirare a diventare Presidenti degli Stati Uniti. Nella Virginia capitale dei Confederati la promessa di Obama ha per la comunità di colore e delle altre minoranze un peso più grande di quello che avevo finora compreso.
Significa, forse, potere ricominciare liberandosi del peso dei pregiudizi che le generazioni precedenti hanno subito.
Per il resto tutto bene, non ho cenato (veramente non ho nemmeno pranzato) e sono le 3:40. La giornata di door hanging (attaccare alle porte dei supporters dei promemoria del voto) dopo un primo quartiere residenziale diventa quasi un incubo quando mi trovo a vagare per ore nelle immense vastità delle proprietà multimilionarie di Fairfax. Da una casa alla immediatamente successiva sulla stessa strada si deve necessariamente usare la macchina ed a volte ci vogliono 10 minuti di cammino per raggiungere la porta ... ed erano 75 case così.
Comunque per Obama, questo ed altro.
1 commento:
Grande Davide, io e simone già sentiamo la tua mancanza. Vedo che li ti dai da fare e qui facciamo tutti il tipo affinche' Obama vinca.
Ciao e in bocca al lupo by Paolo Ongari
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